Bioarchitettura e Accoglienza in Sardegna. Se il Recupero della Tradizione ha un tocco di Eco-art...

Bioarchitettura e Accoglienza in Sardegna cominciano a diventare il binomio che fa la differenza per il nuovo must del viaggiare sostenibile.

L’Isola si presta particolarmente a questo perchè ha conservato soprattutto nei centri storici l’architettura tradizionale delle case in terra cruda, pietra, canne, assi e travi di castagno, mattoni di terra cotta. Intonaci e malte in calce idraulica. Queste case oggi spesso destinate all’accoglienza sono spesso restaurate secondo i canoni della bioarchitettura, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, che ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente e il costruito. Il risultato per chi apprezza il genere è a dir poco “vibrante”. I materiali naturali restituiscono colori, sensazioni, perfino odori a cui l’architettura moderna ci stava disabituando. Questi edifici raccontano una storia valorizzando il contesto in cui si trovano. 

Bioarchitettura e accoglienza in Sardegna. L’architetto Luciano Pia a  Limolo House Un esperimento che parla al passato

A Limolo House siamo fermamente convinti che la bioarchitettura e l’accoglienza in Sardegna faranno il futuro del turismo. E siamo pionieri di questa nuova concezione che in realtà affonda le radici nel passato dell’architettura tradizionale e organica. Ti raccontiamo cosa ha fatto a Limolo un fuoriclasse della materia: Luciano Pia. Proprio lui. L’architetto torinese famoso per le più grandi opere 25 Verde, Heat Garden, Casa Holliwood, che a Cabras si è cimentato di persona a plasmare la terra cruda… e riempire tutto di alberi come suo solito…

Ritroviamo un modo sano di abitare, in armonia con l'ambiente ed il paesaggio circostante

Canne, terra, calce e legname locale, tutto a Km zero

Oasi di biodiversità che regola naturalmente il microclima.

Un Restauro, Mille storie.  A Limòlo la bioarchitettura e l’accoglienza in Sardegna si sono intrecciate alla tradizione dando vita ad una struttura ricettiva dove il visitatore si sente accolto e avvolto dalla storia di una casa che lo rende partecipe e protagonista. Quasi fosse la sua. 

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scorcio giardino interno Limolo HOuse 56 Green

Nel Maggio 2021, dopo il completamento della ristrutturazione di copertura e facciata, abbiamo “lasciato che fosse la casa, ormai viva e grata di averla liberata da eternit e cemento, a suggerirci la sistemazione interna. Abbiamo compreso con umiltà che dovevamo preservare la sua integrità e identità con interventi minimi.” 

Non comanda l’uomo, bensi’ la materia organica di cui queste case sono fatte.

Questo processo ha rivelato una nuova dimensione di sostenibilità, offrendoci un’ occasione inaspettata di crescita personale e professionale.

Abbiamo riscoperto il valore dell’imperfezione e del “non finito”. Un design organico che l’architetto Pia ha spinto al confine tra tradizione e innovazione, arte e funzionalità.

Le tappe principali di questo avventuroso restauro

La Struttura

Limolo House unisce due case campidanesi tradizionali, trasformando ambienti tipici dell'architettura tradizionale sarda, come la stalla e il forno del pane in stanze rdestinate all'accoglienza turistica, senza tuttavia mutarne dimensione e orientamento. Alcune si aprono su cortili verdi, un tempo le aie e oggi utilizzati per mitigare le temperature. Evitando grandi demolizioni per preservare l'identità originale, a Limolo House la lezione della bioarchitettura ha reso un esempio di accoglienza in Sardegna capace di raccontare al suo ospite il territorio, il paesaggio circostante e la comunità che lo abita.

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Altri ambienti, un tempo la stalla, sa dom’e forru (la stanza del forno del pane) ed i magazzini dell’olio e del vino, sono oggi adibiti alle stanze della struttura ricettiva. Essi si affacciano sui cortili, un tempo aia, pollaio, fossa della calce, orto e giardino di agrumi, oggi giardini verdi con funzione mitigatrice delle temperature interne e impostati al contenimento irriguo.

Protetti dal maestrale e riservati per ogni camera, oggi all’occorrenza diventano luoghi di condivisione e festa.

Per preservare il carattere e l’identità della casa abbiamo studiato soluzioni che facessero adattare le esigenze di un utilizzo a fini abitativi e di ricettività alla sua struttura originaria, evitando grandi demolizioni e stravolgimenti della pianata originaria.

Ecco perché oggi Limolo House 56 Green è composto di 6 stanze, tutte con bagno privato e tutte diverse l’una dall’altra. Tutte realizzate con materiali naturali. Ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità.

La Facciata

Mi divertono i contrasti. La facciata di Limolo era la più brutta di Cabras. Ora, non dovrei essere io a dirlo, è la più bella. Un esercizio di “bioarchitettura in purezza” dove si sono cimentati di mano propria senza l’ausilio di maestranze i massimi esperti delle materie utilizzate. L’arch. Maura Falchi per il disegno della facciata, il riprsitno delle dimensioni, il colore. L’Architetto Luciano Pia per la texture della parete e delle cornici. L’Architetto Antonella Manca per la miscela colore Terra di Nicosia e la tinta a base calce e grassello di calce. Bioedilizia: Calce su struttura in terra cruda. Materiali A voi giudicare il risultato…

La Terra Cruda

La terra cruda è al cuore del sistema di riscaldamento e raffrescamento di Limòlo, con le sue murature originali conservate per garantire un clima interno ideale senza l'uso di impianti termici moderni. Rifiutando l'uso di materiali non compatibili come il cemento o il polistirolo, abbiamo optato per metodi sostenibili che rispettano l'integrità strutturale e l'efficienza energetica della terra cruda.

Durante il restauro abbiamo escluso ogni proposta che comportasse lesione o sostituzione dei muri in terra cruda con materiali cementizi ivi comprese quelle dell’ecobonus 110%. Abbiamo infatti valutato che gli impianti richiesti avrebbero lesionato inutilmente e irreparabilmente i muri in terra. La materia terra cruda è incompatibile con i classici cappotti proposti in polistirolo o altri materiali sintetici. In realtà l’inerzia termica verificata rende superfluo il dispendio di tali interventi, trainanti o trainati che siano, contrari alla nostra filosofia e decisamente superati nel concetto. Abbiamo trovato soluzioni sostenibili per provvedere al riscaldamento e raffrescamento senza impianti termici, alla maniera del “batiment frugal” descritto da Sophie Brindel Beth nell’omonimo saggio.

Il riscaldamento proveniente da una stufa a legna in ghisa a basso consumo, posta nel grande atrio, è sufficiente per tutta la superficie del corpo centrale. Sistemi di ombreggiamento passivo allestiti nei giardini e cammini di ventilazione creati con appositi fori strategici nelle pareti opposte alle aperture, creano una ventilazione naturale in grado di abbassare di diversi gradi la temperatura interna rispetto a quella interna nel periodo estivo.

Materiali Naturali

l restauro di Limolo è caratterizzato da una meticolosa ricerca di materie prime locali e/ comunque naturali. Un lavoro nel lavoro che ci ha permesso di selezionare piccole Aziende e artigiani a volte anche inconsapevolmente produttori degli ingredianti principali di una buona bioarchitettura.

Terra Cruda. Calce Idraulica e Grassello di calce hanno sostituito qualsiasi superfetazione di cemento. Pigmenti naturali e ossidi hanno dato colore alle pareti. Tinte all’acqua agli infissi. Legno di castagno e canne sono serviti per tetto pavimenti e molte strutture interne. La plastica a Limolo non sappiamo cosa sia. In questo modo abiamo dovuto ripristinare tecniche antiche di costruzione e dove se ne è persa la memoria, farci guidare dall’esperienza e più spesso dalla materia stessa.Osservando come si atteggiava, reagica, asciugava, abbiamo sperimentato e compreso, diventando artigiani del passato.

Benessere Abitativo

La casa contribuisce con un ruolo attivo al benessere di chi vi soggiorna. Vive dell’aria del maestrale e si vanta perciò di non avere aria condizionata o altre strumentazioni a consumo elettrico.

La regolazione termoigrometrica interna è svolta in modo naturale e continuo dalle masse murarie in terra argillosa e calce. Gli intonaci a base calce lasciano traspirare stanze e spazi comuni conferendo all’ambiente salubrità e igiene in modo naturale. I serramenti rigorosamente in legno, spesso recuperati da precedenti demolizioni e migliorati dalla sola applicazione di vetri di spessore, provvedono all’opportuno ricambio naturale dell’aria ed alla migrazione del vapore.

Inoltre le murature in terra mitigano le onde magnetiche e la propagazione delle onde radio cui siamo costantemente esposti.

Arredi Interni

Se a Limolo chiedete perché sia così nessuno, sa rispondere. Nemmeno io. Non c’è spiegazioni a combinazioni che si intrecciano guidate dall’energia del luogo, che ha attirato architetti famosi, fotografi, navigatori, velisti, esploratori, scrittori, naturalisti, etc.

(Foto mappe nautiche di Laurent Person)

Anche gli interni sono arredati cavalcando la giostra delle combinazioni, senza un progetto predeterminato, creando delle relazioni che spesso ricordano qualche opera esposta al Mona a Hobart. 

Abbiamo salvato tanti arredi e ne abbiamo costruito altri seguendo due regole: cerchiamo o usiamo quello che abbiamo per dire chi siamo. Diamo agli oggetti usati un’ultima possibilità e lasciamoli vivere in un contesto diverso e ad usi diversi, starà a loro esprimersi e conquistare il loro posto che non sia l’Ecocentro. Il risultato deve essere bello e se possibile trapassare dalla bioarchitettura alla creazione artistica. Non è banale né scontato.  Un fuoriclasse della materia ha fatto molte di queste sistemazioni a Limòlo. Oggi vantiamo un cospicuo patrimonio di risultati di economia circolare.

Protetti dal maestrale e riservati per ogni camera, oggi all’occorrenza diventano luoghi di condivisione e festa.

Per preservare il carattere e l’identità della casa abbiamo studiato soluzioni che facessero adattare le esigenze di un utilizzo a fini abitativi e di ricettività alla sua struttura originaria, evitando grandi demolizioni e stravolgimenti della pianata originaria.

Ecco perché oggi Limòlo House 56 Green è composto di 6 stanze, tutte con bagno privato e tutte diverse l’una dall’altra. Tutte realizzate con materiali naturali. Ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità.

C'era una volta un Forno

In una casa privilegiata dalla bioarchitettura non poteva mancare il forno a legna. Rigorosamente in terra cruda, realizzato personalmente daLuciano Pia. Architetto, Artista, maestro del Green qui impegnato in una prova ben diversa da quella del “suo” 25 Verde a Torino, ispirato alla corrente di espressionismo organico e costruttivismo di matrice russa.

Più che un forno a legna è un’installazione artistica che porta al suo interno un forno. La firma dell’Architetto: un albero di ulivo che lo sormonta verdeggiando in un inspiegabile connubio con il comignolo di foggia Gaudi, che pure sputa fumo e fiamme come un drago furibondo quando il forno è in funzione.

È un’opera funzionale alla cucina a chilometro zero prediletta dalla proprietaria. Grazie ad alcuni accorgimenti particolari presenta dei tiraggi che regolati a dovere consentono tipi diversi di cottura ma anche di praticare l’affumicatura di cibi.

Tutto il materiale è rigorosamente naturale e per la maggior parte di riciclo.

"Il forno adatto per questo contesto doveva essere vivo. Incontrollabile. Tremendamente bestiale, inquietante e rassicurante allo stesso tempo, di forme organiche non si sa quali. Di terra cruda e cotta. Di gioia e di gioco perché anche da grandi si può ancora tornare al paese dei balocchi. Irripetibile come la forma del fuoco in ogni attimo".

Luciano Pia, Architetto Green

I Giardini

Dai paesaggisti Leo Minni e Italo Vacca, un’impronta fondamentale ai giardini di Limolo. Piante a basso consumo d’acqua che allo stesso tempo recano il verde necessario ed un buon impatto estetico, delineato nei contorni da una semplice graniglia da cantiere.

Gli agrumi integrati ad altri alberi da frutto garantiscono una produzione di frutta. Ma soprattutto tutte queste piante recano una protezione solare passiva agli edifici che ne impedisce il surriscaldamento estivo. Soluzioni che tutte insieme contribuiscono a scelte efficienti e ben differenti dall’utilizzo di impianti ancorchè alimentati da energie rinnovabili. In questo modo i consumi sono eliminati o veramente ridotti al minimo senza detrimento del benessere abitativo.

"Nel restauro di Limòlo, abbiamo ripristinato i materiali locali come canne, terra, calce e legno. Abbiamo scelto che rimanessero a vista, lavorandoli il meno possibile. Lasciando che dialoghino con il visitatore, raccontando questo luogo e la sua storia"

Luciano Pia, Architetto Green

Ogni aspetto di questo b&b a Cabras è all'insegna della sostenibilità ambientale: dalla bioarchitettura all'efficientamento energetico fino alla gestione della raccolta differenziata.

Simone Quilici
Febbraio 2023

Limolo è un posto come pochi ne esistono dove il rispetto del territorio si percepisce dall'uso dei materiali naturali e dove la sostenibilità trova il perfetto equilibrio con l'arte contemporanea.

Maria Giovanna Carta
Aprile 2023

Abbiamo preparato per te un'intera sezione sulle domande più frequenti che riceviamo. Perché sì, la sostenibilità in vacanza è una scelta. Ma vogliamo che sia 100% informata e consapevole.